Dov’è la Vita che abbiamo perso vivendo?
Dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza?
Dov’è la conoscenza che abbiamo perso nell’informazione?
I cicli del Cielo in venti secoli
Ci hanno portato più lontani da DIO e più vicini alla Polvere.
Cori da «The Rock» Thomas Stearns Eliot (1888 − 1965)
Nel buio I versi di Thomas Elliot si abbattono affilati, chirurgici, scoprendo effimeri nuclei di consapevolezza: l’incommensurabile quantità di informazioni reperibili senza alcun filtro di veridicità, la scienza acriticamente concepita come ”si può fare”, l’egemonia dei media e dalle mode, il virtuale che sostituisce il concreto, la sempre più fioca percezione del Mistero che avvolge la nostra esistenza……la nostra incapacità di essere Liberi.
È un pensiero, un racconto allegorico, fatto attraverso immagini giocate su sguardi, gesti e ritratti. Bambini precocemente e virtualmente omologati, Il deflagrante urlo, a stento represso, del desiderio di felicità che ci costituisce. Il futuro incerto di una gioventù inquieta che traspare nello sguardo. Il business per cui l’individuo vale per il suo potere economico. E riconoscere infine il demone che è anche in me spesso elegantemente camuffato.
Ma anche la possibilità di recuperare la mia identità attraverso la storia, gli squadri, a volte inquieti, di chi a lungo ha vissuto, di chi testimonia dignità nonostante i limiti imposti dalla vecchiaia e della malattia. Riscoprire la serenità attraverso un semplice gesto fatto con amore, nelle rughe ………..della storia in cui affondiamo le nostre radici.